Un museo a cielo aperto
Mozia è stata la più grande ed importante colonia Fenicia in Sicilia, al centro di un area lagunare affascinante e di grande interesse naturalistico. Della gloriosa storia passata rimangono testimonianze importantissime: il famoso cothon, raro esempio di bacino di ormeggio punico; la strada punica sommersa utilizzata fino agli anni ´60 dai contadini marsalesi che dalla terra ferma con dei carri raggiungevano lisola per la vendemmia; il tophet, l'area sacra per i sacrifici umani dove è ancora possibile vedere le urne cinerarie, la necropoli, i mosaici, ma soprattutto l´elegantissima statua del Giovinetto, il gioiello del museo di Mozia.
L'isola, estesa per 45 ettari, ha una forma quasi circolare e si trova al centro del tratto di mare conosciuto come Stagnone di Marsala (oggi riserva naturale regionale), racchiuso tra la costa siciliana a nord di Marsala e l'Isola Lunga. Vi si trovano altre due isole, ossia la Santa Maria e la Scuola (nominata da Cicerone nelle Verrine, presenta modeste tracce di epoca romana).
L'accesso all'isola è consentito solo dall'imbarcadero, che oltre a collegare Mozia alla terraferma, permette di visitare anche le altre isole dello Stagnone. Su tutta l'isola esiste un divieto di sbarco. La riserva è facilmente navigabile anche in canoa (che è possibile noleggiare nei pressi dell´imbarcadero) o a bordo di imbarcazioni dal fondo piatto. Recentemente la riserva dello Stagnone è diventato un piccolo paradiso per gli amanti del Kite Surf, una disciplina che spopola in tutto il mondo e che, grazie ai venti sempre presenti e ai fondali bassi dello Stagnone, si può praticare tutto l'anno.