Tra sale, tramonti e specie protette
Imboccando la statale costiera che da Trapani porta a Marsala, si attraversa la parte del litorale occidentale della Sicilia che da quasi 3000 anni ospita le Saline. Furono i Fenici ad impiantare le prime vasche per la raccolta del sale, che in epoca molto più recente vennero arricchite dai mulini a vento per le prime lavorazioni semi-industriali. Il risultato è un ambiente surreale, quasi extraterrestre, in grado di regalare scenari irripetibili, colori e sfumature rarissime, tramonti mozzafiato tra i più fotografati del mondo.
Oggi gran parte del litorale è sottoposto a tutela ambientale, grazie all´istituzione nel 1995 della riserva naturale orientata regionale Saline di Trapani e Paceco, affidata in gestione all´Associazione Italiana per il WWF. Il sito costituisce una delle più importanti aree umide costiere della Sicilia occidentale. Occupato in gran parte da saline coltivate in maniera tradizionale, con pantani e campi coltivati in aree marginali, le sue valenze biologiche sono plurime, interessando aspetti faunistici (uccelli, pesci, artropodi), floristici, vegetazionali. A queste valenze si aggiungono quelle paesaggistiche, etno-antropologiche, architettoniche, storiche. La riserva è percorribile a piedi o in bicicletta. In qualsiasi periodo dell´anno (ed in particolare in autunno e in primavera) è possibile vedere da vicino interi stormi di fenicotteri (compresi i fenicotteri rosa), esemplari di cavaliere d´italia e tante altre specie protette.